venerdì 6 marzo 2015

Le Samouraï


Scritto e diretto da: Jean-Pierre Melville
Soggetto: dal romanzo "The Ronin" di Goan McLeod
Cast: Alain Delon, François Périer, Nathalie Delon, Cathy Rosier, Jacques Leroy.
Origine: Francia/Italia
Genere: Noir
Anno: 1967
Imbarazzante titolo italiano: Frank Costello faccia d'angelo

La sequenza iniziale del film è memorabile: una stanza quasi vuota, un letto e pochi altri mobili, disteso c'è un uomo vestito che accende una sigaretta, la sua unica compagnia sembra essere quella di un canarino rinchiuso nella sua gabbia. Sui vetri la pioggia battente. Appare questa frase:

"Non esiste solitudine più profonda del samurai, 
se non quella della tigre nella giungla"


È bastato un fotogramma e una frase per descrivere la caratteristica peculiare del protagonista della pellicola, tale Jef Costello dagli occhi di ghiaccio, interpretato da un magistrale Alain Delon. Un solitario sicario che si muove per le strade di Parigi, parla poco e le sue azioni sono accompagnate da lunghi silenzi.
La sua missione è quella di uccidere il proprietario di un night.
Prima di assolvere al suo compito si costrisce un alibi, con l'aiuto della bella Jane, una specie di fidanzata ma non proprio, sicuramente una donna importante per il killer.
Durante l'esecuzione qualcosa va storto, viene visto dalla pianista Valérie e la polizia capitanata da un abile ispettore si mette sulle sue tracce. Cercano un uomo alto, vestito in maniera elegante, con un vistoso cappello, tutto sembra combaciare perfettamente, inoltre la polizia non crede all'alibi fornito da Jane.


Quando il caso sembra ormai risolto succede l'impensabile, Valérie finge di non riconoscerlo, così l'ispettore è costretto a rilasciare Jef che si reca immediatamente dai mandanti dell'omicidio per riscuotere quanto gli spetta. L'incontro non è dei più felici, l'uomo che attende Jef cerca di ucciderlo, ai mandanti non piace il fatto che la polizia l'abbia arrestato e interrogato, si sentono vulnerabili. Il nostro antieroe riesce comunque a fuggire, anche se è evidente che si trova braccato su due fronti, da una parte l'ispettore e la polizia, dall'altra le persone che gli hanno commissionato l'omicidio.

Tutto questo è un riassunto dei primi 40 minuti circa del film, resta ancora un'ora di visione.
Cosa succederà? Riuscirà Jef dagli occhi di ghiaccio a farla franca?
Scopritelo da soli, io non posso che consigliarvi la visione di questo Noir coi controfiocchi, anche solo per poter capire se il freddo e solitario protagonista ha anche un lato umano.


Giudizio: B+ Gelido