mercoledì 21 gennaio 2015

Birdman or (The Unexpected Virtue of Ignorance)



Regia: Alejandro González Iñárritu
Sceneggiatura: A. G. Iñárritu, Nicolas Giacobone, Alexander Dinelaris, Armando Bo.
Cast: Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Naomi Watts, Zach Galifianakis, Amy Ryan, Andrea Riseborough.
Origine: Stati Uniti
Genere: Commedia Nera
Anno: 2014
Titolo italiano: Birdman or (Il resto eliminiamolo altrimenti ci confondiamo)
Distribuzione: In sala dal 5 Febbraio

Trama in breve: 
Un attore, famoso per essere stato il protagonista del popolare franchise supereroistico Birdman, è costantemente tormentato dalla voce del suo alter ego cinematografico che rappresenta la sua coscienza.

DELIRI SPARSI:

L'aspettativa che riponevo nei confronti di questo film era piuttosto alta. Il perché è presto detto: 
- Iñárritu è un regista che ha saputo regalarmi una delle mie pellicole predilette: Amores Perros;
- Edward Norton è uno dei miei attori preferiti dai tempi di American History X;
- Emma Stone è un'attrice di talento che morivo dalla voglia di vedere in un film che le rendesse giustizia;
- Naomi Watts è protagonista di un altro dei lungometraggi che più ho amato: Mulholland Drive.

Tra tutte queste certezze si nascondeva un'incognita: Michael Keaton.
Sebbene lo ricordassi nei Batman di Tim Burton, non è mai stato presente in una pellicola che mi avesse davvero colpito in modo particolare. Ammetto che potrebbe tranquillamente essere una mia mancanza, di sicuro avrò perso qualche sua grande interpretazione, ma il risultato è stato comunque quello di avere un pregiudizio nei suoi confronti. Chiedo perdono, non so a chi, ma lo chiedo ugualmente perché un interprete migliore per questo ruolo non lo si poteva trovare. Il personaggio a cui dà vita in Birdman è un attore decaduto che tenta disperatamente di riemergere, ha perso la sua fama dopo un periodo in cui è stato nella grazie del pubblico e tenta disperatamente di rilanciarsi con uno spettacolo teatrale. Ebbene sì,  questo film ha una marcia in più perché infrange la barriera del metacinema. Keaton interpreta sé stesso, un attore che è stato alla ribalta in passato ma al momento non gode di particolare prestigio.

La prima critica che il film affronta è quella nei confronti del pubblico, in quanto chi un tempo ti osannava finisce per dimenticarti, o ancora meglio subentrerà una nuova generazione che non ricorderà più chi diavolo sei. Emblematica in tal senso la scena in cui una donna chiede a Riggan una foto e il figlio le domanda: "E questo chi sarebbe?".

Ma come? Non mi riconosci ragazzino?Sono il famosissimo Riggan Thomson.

La seconda critica ci viene proposta attraverso i bellissimi occhi gli occhi della figlia di Riggan: Sam.
Al padre rimprovera di non essere stato particolarmente presente nella sua vita, di averla scordata e sostituita con la sua carriera. Stavolta l'obbiettivo è l'uomo, egoista, che dimentica le persone che ama per seguire i suoi sogni di gloria. Anche la Stone offre un' interpretazione magistrale, risulta infatti perfettamente credibile nel ruolo della ex tossicodipendente figlia della quasi star. Un personaggio tormentato, osserva la città da una terrazza ed appare costantemente in bilico, tanto dall'avermi fatto temere che prima o poi si sarebbe buttata.
In ogni caso se si è suicidata non ve lo dico perché sarebbe spoiler e sto provando in tutti i modi a scrivere un dannato parere facendo in modo che possa leggerlo anche chi non ha visto il film. Se poi non ci riuscirò metterò il segnale di pericolo all'inizio dei miei deliri, come faccio sempre. Scusate lo sfogo...

Questo ha visto i miei occhi ed è impazzito...

La terza critica arriva attraverso quello che rappresenta la nemesi del protagonista, l'attore di successo, quello che per contattarlo è necessario rivolgersi al suo agente: Mike Shiner. Si rivolge al pubblico in teatro e intima: "Smettetela di guardare il mondo attraverso lo schermo di un cellulare!". Alzi la mano chi non si sente colpito e affondato da questa affermazione. Norton, e non c'erano dubbi su questo, è fenomenale in questo ruolo. Se non fosse stato l'anno di J.K Simmons la statuetta di migliore attore non protagonista sarebbe stata la sua e non è detto che il 22 Febbraio l'Academy non riservi qualche sorpresa.

L'oscar non è già assegnato, siamo intesi? Potrei vincere anche io!

Le frecciate del film alla nostra società non sono finite, vengono presi di mira i social network, in particolare Twitter e anche i film sui supereroi non ne escono indenni. Ce n'è anche per gli spietati critici, teatrali in questo caso, ma credo che il concetto possa estendersi anche a quelli televisivi e cinematografici. Viene sottolineato come non sia possibile per nessuno impedire che le proprie convinzioni possano influenzare una recensione e nel farlo si arriva al limite della presa in giro: "se non sei un'artista diventi un critico".

Un plauso alla regia di Iñárritu, un susseguirsi di virtuosismi e piani sequenza, che avvicina l'opera a un'esperienza teatrale. Il regista messicano e i suoi soci vanno elogiati anche per la brillante sceneggiatura e per i dialoghi, sono infatti certo che alcune delle frasi del film possano diventare celebri e contribuire ad elevarlo allo status di cult. Interessante anche l'idea di scandire tutte le azioni di Riggan col suono di una batteria, strumento che torna alla ribalta su questo blog dopo pochissimo tempo, visto che è stata tra i protagonisti di un'altra pellicola particolarmente apprezzata dal sottoscritto: Whiplash.


GIUDIZIO: A- Da capogiro
( E non è detto che quel "meno", dopo una seconda visione, non possa sparire)










24 commenti:

  1. Inutile che te le dico no? Concordiamo in tutto e per tutto, presto gli darò anche una seconda visione. E poi Edward Norton qui è pure particolarmente fico <3

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  2. Adesso sono ancora più curiosa!
    Tocca trovare al più presto un po' di tempo per vederlo!

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  3. Una bella recensione!
    Quanto al film non dirò nulla, visto che il mio post è ancora un work in progress e poi fino all'uscita italiana nelle sale non lo pubblico.

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  4. Lo voglio aspettare a tutti i costi al cinema >.<
    Ma non penso ci sia da aspettare tanto...

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  5. Ok, un film così voglio vederlo al cinema! :) e mi hai fatto salire un hype mostruoso!

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  6. Sono molto curioso, a proposito di questo film: e il tuo post ha fatto salire di molto le aspettative.
    Speriamo non sia un male!

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    1. Ti deve piacere per forza, altrimenti poi mi sento in colpa! ;)

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  7. lo attendo con ansia, viste le nomination!

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  8. Purtroppo, non mi ha impressionato troppo.
    Ci speravo, ma sarà l'hype, saranno le attese, l'ho trovato troppo manieristico. Sembrava una cosa nuova sul Red Carpet, ma in realtà la vera novità resta Whiplash. Maps to the stars le diceva più grosse su Hollywood e Keaton, bravissimo, non ci rivela nessuna verità che Gloria Swanson, mezzo secolo fa, non avesse già espresso in Viale del tramonto. Bravissimo il protagonista, meno la Stone, secondo me. Comunque, faccio tifo per Keatone per il premio alla miglior regia. La scena del volo è strepitosa. :)

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    1. Nooo peccato Miche, allora passerò dalle tue parti a leggere un parere più dettagliato quando lo pubblicherai. :D Maps To The Stars lo recupererò a breve, però confermo che questo film mi ha gasato parecchio, più ci penso e più mi sembra di essere stato severo con quel meno figurati ahahhahaahah

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  9. Splendida la tua analisi, si vede proprio che hai adorato Birdman e siamo (almeno) in 2. (Gli occhioni di Emma Stone comunque sono una calamita *__*). Io devo assolutamente recuperare i film di Inarritu che mi mancano, fra questi Amores perros.

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    1. Grazie mille, Amores Perros è una meraviglia di film, recuperalo al più presto! :)

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  10. Ed ecco che arrivo a leggere... e hai assolutamente ragione: concordiamo su tutto, compresa la scarsa ammirazione nei confronti di Michael Keaton! :)

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    1. Abbiamo scritto due pareri gemelli, mi ha fatto davvero piacere! :)

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